bleed - piu' forte del destino (2016)

La boxe certamente è lo sport preferito del cinema. La formula ascesa e caduta, ed in questo caso anche la rinascita, lo rendono più che appettibile per il pubblico, perchè in fondo basta seguire poche regole di base e ti trovi di fronte ad un film come questo, che non si inventa nulla ma dalla struttura solida. Younger trova un buon equilibrio fra il ring e fuori il ring, privilegiando leggermente questo secondo aspetto e ponendo al centro il rapporto fra Vinnie ed il padre e lo stesso Vinnie con il suo allenatore, Rooney (molto bravo Eckart). Con il primo che prima lo sprona all'inverosimile prima dell'incidente poi più prudente, persino pauroso ed impotente di fronte all'indole di un figlio che va sempre comunque in avanti, incurante del dolore e dei rischi in maniera quasi autodistruttiva, elemento che lo avvicina maggiormente al personaggio di Rooney. Rooney e Pazienza in fondo vivono solo ed unicamente per la boxe, non esiste nient'altro. Teller dopo Whisplash si dimostra una scelta indovinata. Come in film offre un'ottima performance fisica.
Molto è stato romanzato ovviamente, prendendosi licenze a cominiciare dal personaggio di Pazienza, per certi aspetti più edulcolorato (è di questi giorni che il suo nome è rispuntato sulle cronache giudiziarie) e licenze anche narrative visto che il suo rientro non fu contro Duran.